Iniziamo con un'escursione semplice semplice in totale il dislivello che abbiamo fatto è di 300 mt circa. Per raggiungere l'attacco della passeggiata dal centro di Travesio (PN) si seguono le indicazioni per la palestra di roccia e per Praforte. Oltrepassato il nucleo di case di Praforte dopo un paio di tornanti troverete sulla sinistra un'ancona votiva e sulla destra un piccolo parcheggio.
Ecco come vedete nella foto fatta dal parcheggio intanto che aspettavo il mio compagno di avventure che si preparasse (e dopo dicono che siamo noi donne che ci mettiamo una vita a prepararci!!!).
Bene da dietro l'ancona c'è una mulattiera che parte ed in un'ora dovrebbe portare in cima al col Manzon... dovrebbe perchè se come noi vi fermate spesso a chiaccherare con chi si incrocia o per ammirare uno degli innumerevoli fiori i tempi si allungano notevolmente.
Il sentiero è dolcissimo e fatto in marzo come noi post disgelo si possono ammirare primule a volonta, erba trinità (epatica) e qualche violetta.
Stando alle tabelle di marcia indicate all'inizio del sentiero in un quarto d'ora dovreste raggiungere l'ancona della SS Trinità o delle supposte (come suggerito da una escursionista di Pordenone incrociata più avanti nel percorso!)
Arrivati nei pressi dell'ancona proseguire dritti seguendo una strada forestale e quando questa dopo un centinaio di metri si divide tenere la sinistra.
La strada prosegue tranquilla tra brevi tratti in salita e tratti in falsopiano fino alla cima. Si direbbe una passeggiata monotona se ogni tanto non si aprissero dei meravigliosi scorci panoramici sulla pianura, sulle giulie e sulle montagne pordenonesi...
Ecco noi la giornata non la abbiamo trovata proprio bellissima e tirava anche un pò di vento.... ma provate ad immaginare se la giornata fosse stata limpida...
Arrivati quasi in cima al col manzon (la cima è coperta da arbusti) si può decidere se fare i temerari e proseguire con altri 150 mt di dislivello e raggiungere casera davass o come noi, che causa acciacchi alle ginocchia, abbiamo proseguito l'anello per ritornare all'auto.
Per fare l'anello si prende la prima strada forestale che trovate a destra e costeggiando il recinto del vecchio poligono di tiro si scende.
La strada non è molto usata ma più in basso nasconde un bosco meraviglioso fatto di piccole forre, rocce, muschi e.... alberi caduti in mezzo alla strada quindi bisogna fare un pò indiana jones per evitarli ma il percorso rimane sempre ben evidente.
Arrivati ad un'incrocio con un'altra forestale tenere la destra e proseguire finchè la strada vi riporterà all'ancona della SS.Trinità e da qui rifare a ritroso la mulattiera.
Questa passeggiata è ottima da farsi con i bimbi e nonni a seguito essendo dolce e non lunghissima.
sabato 30 marzo 2013
mercoledì 13 marzo 2013
si inizia
vediamo se riesco a tenere finalmente questo blog per chi come me ama spassionatamente la montagna ma non ha propriamente un passo da alpino bensì quello che io definisco un passo tartaruga o gambero!
Allora che dire di me frequento appena posso le montagne friulane e da poco mi sono avventurata in quelle venete e trentine; amo la montagna in qualsiasi stagione e lascio volentieri ai modaioli il mare con la sua confusione.
Mi emoziono ad ogni tramonto, ad ogni fiore e divento come una bambina se un animale selvatico si fa vedere in mezzo alla natura... tranne i topi e simili quelli proprio non li tollero preferisco vedere una vipera piuttosto!
Per ora penso basti....
ora si passa alle passeggiate...
Ket
Allora che dire di me frequento appena posso le montagne friulane e da poco mi sono avventurata in quelle venete e trentine; amo la montagna in qualsiasi stagione e lascio volentieri ai modaioli il mare con la sua confusione.
Mi emoziono ad ogni tramonto, ad ogni fiore e divento come una bambina se un animale selvatico si fa vedere in mezzo alla natura... tranne i topi e simili quelli proprio non li tollero preferisco vedere una vipera piuttosto!
Per ora penso basti....
ora si passa alle passeggiate...
Ket
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